SOSTITUZIONE EDILIZIA SI, SOSTITUZIONE EDILIZIA NO


A parere del sottoscritto si sta verificando una grande contraddizione sul tema della sostituzione edilizia.

Da una parte alcuni Sindaci sostengono che questa tipologia d’intervento risulta possibile, invogliando i proprietari a percorrere tale strada.

Dall’altro lato i tecnici comunali, che pur accettando urbanisticamente la demolizione se il Piano di Ricostruzione lo permette, ritengono che per il rilascio del titolo abilitativo occorre il parere della Soprintendenza.

Ed è qui l’equivoco. È logico che ai fini della ricostruzione e della messa in sicurezza, a parità di contributo (anzi con un contributo minore perché nelle nuove costruzioni non si possono applicare le maggiorazioni MIC) gli Istituti ed Enti preposti alla prevenzione antisismica (Comuni – UTR - USRC - Regione – ecc.) risultano più favorevoli alle nuove costruzioni che raggiungerebbero un adeguamento del 100% e non un mero miglioramento.

Ma il problema sorge quando la demolizione deve essere autorizzata dalla Soprintendenza. È vero che quest’ultimo Ente usualmente si esprime su edifici monumentali sottoposti a vincolo in virtù del D.M. 42/2002 (ex Legge 1089/39) ma rimane pur sempre l’altra Legge gemella la ex 1497/39 (protezione delle bellezze naturali) che interessa i centri storici e per la quale ha pur sempre competenza la Soprintendenza.

Ora io mi domando come potrà comportarsi questo Ente quando esaminerà le istanze di demolizione e ricostruzione degli aggregati allorché nel parere già emesso in fase di adozione di uno dei tanti Piani di Ricostruzione, si è espressa in questo modo:

(vengono riportati alcuni stralci)

  • in caso di eventuali interventi di demolizioni di porzioni murarie di fabbricati siti nel centro storico, a causa di gravi danneggiamenti strutturali, si dovrà procedere con uno smontaggio minimale e controllato predisponendo ogni misura cautelativa per la messa in sicurezza e salvaguardia degli, eventuali, elementi d’interesse storico-artistico ed, eventualmente, d’interesse storico-archeologico, come possibili elementi di reimpiego all’interno delle murature. Tali operazioni dovranno essere accompagnate da una preventiva e dettagliata perizia o relazione storica e tecnico-strutturale unitamente al rilievo fotografico del grave stato di conservazione. La predetta documentazione tecnica e fotografica relativa ad edifici d’interesse storico-artistico, di pregio storico-paesaggistico o con elementi d’interesse archeologico dovrà essere oggetto di valutazione preventiva da parte degli Uffici di questa Amministrazione per l’eventuale autorizzazione";
  • eventuali interventi di reintegrazione volumetrica dovranno essere ben ponderati e valutati al fine di garantire, eventualmente, la riconoscibilità e la distinguibilità, seppur con interventi coerenti volti a ripristinare l’integrità architettonica ed estetico-percettiva tale da non alterare il contesto paesaggistico urbano”;
  • riguardo gli, eventuali, interventi di “sostituzione edilizia” si raccomanda di verificare accuratamente le singole proposte sulla base di adeguata documentazione tecnico-strutturale e storico-documentale
    Per questo motivo, per onestà intellettuale e soprattutto per non illudere nessuno e non far perdere ulteriore tempo e risorse ad alcuno, il sottoscritto ha ritenuto di formulare dei puntuali quesiti agli Enti interessati.
    Uno di questi quesiti viene riportato in allegato e non appena si avranno le risposte verranno immediatamente postate.
    Distinti saluti.
    Arch. Giuseppe Bocci


MODELLO INTEGRATO COMUNI DEL CRATERE. ABEMUS PAPAM!!


Finalmente è uscita la “Scheda Parametrica” per i Comuni del Cratere.

Il 6 Febbraio 2014 è stato pubblicato il Decreto n. 1 dell’U.S.R.C. recante “Disposizioni per il riconoscimento del contributo per gli interventi sull’edilizia privata nei centri storici dei Comuni del Cratere” istituita con il Decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 04.02.2013.

Tra le altre cose il Decreto contiene il Modello Integrato per i Comuni del Cratere (MIC), la così detta “Scheda parametrica”, ovvero  il nuovo metodo per la richiesta di contributo per gli interventi in aggregati edilizi nei Centri Storici.

Il decreto è entrato in vigore il 22.02.2014, ovvero  il giorno successivo alla sua pubblicazione al B.U.R.A.T. (Bollettino Ufficiale della Regione Abruzzo in versione telematica).



Cosa prevede il Decreto:

  • La possibilità di individuare le Unità Minime di Intervento nell’aggregato, facendone istanza al Comune da parte del presidente del Consorzio. Il Comune, verifica la documentazione, e comunica al Presidente del Consorzio l’esito dell’istruttoria. Il procedimento deve concludersi prima della presentazione della domanda di contributo (Ovviamente!! Considerando che la compilazione della Scheda Parametrica e quindi il contributo varia in base alla diversa definizione di UMI!!!).
  • E’ prevista la determinazione di un “Contributo base unitario”, in base alla superficie, al danno e alla vulnerabilità che va da € 300 a € 1270 per unità di superficie.
  • Si deve altresì calcolare un “Contributo convenzionale” determinato in base alla presenza o meno di finiture. E’ previsto un decremento del contributo da un minimo del 2,5% ad un massimo del 26,5%.
  • Non è prevista la concessione di contributo per aggregati edilizi in stato di collabenza e/o fatiscenza.
  • C’è un contributo minimo previsto per le Unità Immobiliari con esito A all’interno di aggregati edilizi che va da un minimo di € 10.800 ad un massimo di € 15.000.
  • Il “Contributo concedibile per lavori” è determinato sulla base del “Contributo convenzionale” tenendo conto delle maggiorazioni (Elementi di pregio, Vincolo ai sensi del Dlgs 42/2004, difficile cantierizzazione, coefficiente di amplificazione sismica, rimozione opere di messa in sicurezza).
  • Al “Contributo concedibile per lavori” si sommano voci aggiuntive per restauro di elementi pertinenziali , riparazione di elementi accessori, restauro di beni storico-artistici, ubicazione in aree di interesse archeologico.
  • Per i “ruderi”, vale a dire quelle porzioni di aggregato che non hanno copertura e solai e sono quasi completamente crollati, è riconosciuto un contributo di 200,00 €/mq di prospetto ancora in piedi.
  • Finalmente qui si dice qualcosa su queste famose GROTTE!!!! Infatti è riconosciuta un maggiorazione del contributo di massimo 150,00 €/mc  per edifici ricadenti in aree di sedime interessate da CAVITA’ IPOGEE, nel solo caso in cui si dimostra e si accerta la necessità di intervenire con lavori di consolidamento e/o bonifica. In alternativa, qualora la grotta rispetta la normativa in materia di conformità edilizia, può essere considerata come superficie non residenziale dell’unità abitativa.
    Se la grotta si estende in aree di sedime interessate da più proprietà pubbliche o private, l’intervento di consolidamento dovrà necessariamente prevedere la delimitazione con setto strutturale di ciascuna proprietà. Qualora è prevalente la proprietà pubblica, il Comune, può intervenire in modo unitario.

  • L’importo complessivo del contributo, può essere utilizzato, coerentemente con gli strumenti urbanistici vigenti, per interventi di SOSTITUZIONE EDILIZIA come ultimo ed unico intervento possibile e attuabile.
  • Per l’attuazione degli interventi, i criteri di attribuzione delle PRIORITA’              sono definiti dal Comune, ed approvati entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto, al fine di favorire:

  • Il rientro nelle abitazioni principali;
  • Il coordinamento e la cantierizzazione degli interventi;
  • Il contenimento della richiesta di contributo (istruttoria di tipo semplificato qualora il computo metrico sia minore o uguale del contributo concedibile).

  • In caso di ISTRUTTORIA SEMPLIFICATA sarà ritenuto “Contributo ammissibile” il minimo tra il “Contributo concedibile per lavori” oltre le voci aggiuntive ed il costo dell’intervento come da computo metrico.
  • Nel caso in cui la richiesta di contributo superi il “Contributo concedibile per lavori” (da motivare con opportuna relazione del tecnico), il progetto verrà sottoposto ad un’ISTRUTTORIA DI TIPO ANALITICO. Qualora l’istruttoria abbia esito positivo , e venga ritenuto ammissibile un contributo superiore al “Contributo concedibile per lavori” la quota eccedente sarà posta in accollo ai proprietari.
  • L’istruttoria con la procedura semplificata si conclude entro 60 giorni dall’avvio della stessa da parte dell’UTR sulla base di priorità dettate dai Comuni.
  • L’istruttoria con la procedura analitica si conclude entro 90 giorni dall’avvio della stessa da parte dell’UTR sulla base di priorità dettate dai Comuni.
  • Le disposizioni del decreto si applicano a tutti i progetti presentati a protocollati dopo la sua entrata in vigore.
  • Per le richieste di contributo già presentate e protocollate prima dell’entrata in vigore del presente decreto, si applicano le disposizioni vigenti alla data di presentazione a condizione che siano complete. Gli interessati hanno facoltà di optare, entro 30 giorni dall’entrata in vigore del presente decreto, per l’applicazione del MIC.  In questo caso i progetti dovranno essere adeguati alle nuove disposizioni entro 120 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto. 
  • Sia i progetti presentati nella vecchia maniera, che le richieste di contributo secondo il modello MIC verranno istruite in base ad un ordine di priorità unico che verrà reso noto dal Comune competente entro 30 giorni dalla pubblicazione del Decreto;

 

Il M.I.C. (Modello Integrato del Cratere) in dirittura d'arrivo (finalmente!!)

...altri annunci per la scheda parametrica, ma ancora nulla di fatto.
Comunque questo articolo ha il merito di spiegare bene la funzione della scheda parametrica ed il suo rapporto con il piano di ricostruzione.










Linee guida per l’identificazione degli elementi di pregio e per la progettazione degli interventi specifici nei centri storici



Ora è ufficiale! Almeno c’è qualche cosa di scritto.  Fino ad oggi si sentivano solo voci:  “ la scheda parametrica è sulla dirittura d’arrivo!!!”  “La scheda parametrica sta per uscire!!!”:  Un tormentone che si protrae dall’estate scorsa
Finalmente c’e’ qualcosa di concreto. Vale a dire “l’Intesa per l’individuazione delle caratteristiche di particolare pregio degli edifici ricadenti nei Comuni del Cratere”  (vedi allegato).
Cosa significa questo? In parole povere significa che se qualcuno si è affrettato a presentare il progetto nella “vecchia maniera” lo deve rivisitare totalmente tenendo presente delle “Linee guida per l’identificazione degli elementi di pregio e per la progettazione degli interventi specifici nei centri storici” nonché la  Tabella incrementi per valori di pregio”.  Poi rimane ancora un mistero  come trattare i grottoni e quale contributo attribuire loro.
L’eventuale fretta a voler presentare i progetti il prima possibile, con l’illusione di acquisire un improbabile protocollo prioritario, ha determinato un lavoro inutile  e seminato illusioni.






SCHEDA PARAMETRICA


Da: S.B.
Inviato: sabato 28 settembre 2013 15:03
A: infostudio;
Oggetto: Ricostruzione su Picenze
Priorità: Alta
 
Buon Giorno
E' da diverso tempo che non  ci siamo piu' sentiti.  Oggi stavo verificando gli ultimi E-Mail degli i incontri riguardante la ricostruzione che interessa il comune di Barisciano in particolare la Frazione di Picenze.
Purtroppo devo constatare che sono privo di informazioni da piu' di sei sette mesi. Mi risulta che dall'ultimo incontro convocato dalla vostra organizzazione non è stato  emesso un verbale che informava tutti i componenti del consorzio della discussione dell'ordine del giorno con le relative difficoltà riscontrate per la  partenza della ricostruzione con le decisioni prese per  risolverle.
Ho visitato proprio oggi il vostro Blog pensando di trovarlo aggiornato sulle ultime novità invece gli aggiornamenti sono fermi a tanto tempo fa e precisamente alla pubblicazione di una mia E-Mail che vi ho inviato.
Cosa devo pensare che non siete piu' voi in prima persona a portare avanti le problematiche della ricostruzione ??????
Se è così  sarei veramente grato se mi potete aggiornare sulle ultime novità e chi sono adesso le persone di riferimento informate della situazione reale della ricostruzione. Nel mese di Luglio ho parlato con il presidente del mio consorzio però da quello che ho capito novità rilevanti per la partenza non ce ne erano. Voi che avete una certa esperienza sull'argomento e piu' preparati tecnicamente potreste informarmi delle ultime novità ???? Mi va anche bene se il tutto avvenisse tramite l'aggiornamento del vostro Blog.
            In attesa cordialmente saluto
            S. B.









Comprendo la Vostra voglia di conoscere novità. Trattasi di un legittimo desiderio che però difficilmente può essere esaudito in maniera esaustiva: almeno dal sottoscritto.

L’orologio è fermo, almeno per quanto riguarda la mia esperienza e quella del proprio Studio, al maggio scorso, quando ha avuto luogo la periodica riunione informativa tenutasi a Picenze di Barisciano, giunta oramai alla 5° edizione.

In quella occasione era presente il Sindaco che consigliò di redigere i progetti e consegnarli secondo la “vecchia procedura” senza attendere la cosiddetta “scheda parametrica”. Ci fu un dibattito dove altri tecnici presenti sostenevano l’opportunità di attendere la scheda. Si parlò pure della sostituzione edilizia (demolizione e ricostruzione). Non sto qui a ripetere quello che fu detto, perché preferisco riportare in allegato il resoconto della riunione che spedii a tutti i Presidenti dei Consorzi miei clienti.

Sono passati diversi mesi e la scheda parametrica per i Comuni del Cratere non è ancora uscita. Però sembra, ripeto “sembra”, sia sulla dirittura d’arrivo. La settimana scorsa abbiamo assunto informazioni (attendibili?) secondo le quali la scheda dovrebbe essere stata spedita a Roma per l’ok da parte degli Organi superiori e, a differenza della scheda redatta dal Comune dell’Aquila costituirà un allegato dei progetti. A tal proposito ricordo che il Comune dell’Aquila la adottò a marzo appena un mese dopo del Decreto Monti che la istituiva. Nel caso dei Comuni del Cratere è passato quasi un anno ed ancora nulla di fatto. Un’altra notizia assunta è che i progetti, una volta approvato il Piano di Ricostruzione (sembra a Febbraio per il Comune di Barisciano) dovranno essere presentati secondo una graduatoria stabilita da un regolamento.

Durante tutto questo periodo, cioè da maggio ad oggi oltre a redigere e a presentare i progetti come suggeriva il Sindaco, questo Studio si è preso la briga di chiedere ragione a vari Enti a che punto si trovava la Scheda Parametrica. Mi hanno cortesemente risposto tutti, fatta eccezione proprio il Servizio incaricato alla sua predisposizione. Ovvero l’Ufficio Speciale di Fossa.

Riporto in allegato tutta questa corrispondenza ed anche un quesito e la relativa risposta formulato al Comune di Barisciano in merito alla “ricevibilità” da parte del Comune dei progetti in assenza dell’approvazione definitiva del Piano di Ricostruzione.
 









 

 


Risposta ad una lettera...

“Ho preso atto di quanto è illustrato nel Blog riguardante la riunione del 13 Dicembre 2012 che ritengo di estrema importanza per gli addetti ai lavori che operano in prima persona, ma è assolutamente impensabile che i proprietari degli immobili interessati alla ricostruzione possano adentrarsi nei meandri delle varie disposizioni di legge per gestire le problematiche che questo intervento molto complesso richiede. Non a caso tra le varie disposizioni viene previsto di nominare delle figure di riferimento che gestiscono tutte le problematiche dell'intervento  e  che rappresentano i proprietari degli immobili costituitosi in consorzi. Dalle informazioni da voi fornite tramite questo Blog non vengono affatto evidenziati i tempi, le modalità e le priorità degli interventi e non viene minimamente evidenziata  la posizione del comune di Barisciano visto che è l'ente delle istituzioni che deve dare a tutti i cittadini interessati dal  terremoto delle risposte precise riguardante la ricostruzione e visti i tempi molto lunghi  per la  partenza  della  ricostruzione una possibilità di riutilizzo di quegli  immobili agibili  che  pur facente parte  di  aggregati   non  possono  essere usati  dai proprietari perchè  situati  in  zona   rossa  o  soggetti a  pericolosità dipendente  da  altri  immobili  confinanti. Dalle informazioni  da  voi  fornite  non  viene  fatto minimamente  cenno  alle  posizioni  prese  dalle  persone  che hanno partecipato all'assemblea.  Sono trascorsi  quasi  quattro  anni e ci troviamo  ancora  a  discutere   di   come organizzarci per partire con la ricostruzione. Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare??? Questo è quello che tutti noi vorremmo sapere dalle istituzioni e penso di interpretare il pensiero di tutti quelli che si sono posti come obiettivo di rientrare al piu' presto nelle proprie abitazioni. GRAZIE

Cordialmente
S.B.

 
RISPOSTA
Gentile S.B., nel post del 26.12.2012 non emergono dati e notizie chelei giustamente desidera avere perché trattasi di argomenti ed adempimenti di carattere generale che interessano non solo il Comune di Barisciano dove risiede il suo immobile.
Comunque visto che siamo in argomento posso, nei limiti delle nostre conoscenze, risponderle riguardo ad alcuni quesiti che ha posto.
Riguardo alla sua espressione:
“Dalle informazioni da voi fornite tramite questo  Blog non vengono affatto evidenziati i tempi,le modalità e le priorità degli interventi e non viene minimamente evidenziata  la posizione del comune di Barisciano”
posso rispondere:
Il Sindaco di Barisciano, in riferimento al proprio Comune, ha comunicato che per il 2013 sono disponibili circa 20 milioni.
Ha anticipato anche che nel definire una graduatoria di interventi da finanziare darà priorità a quegli aggregati in cui insistono unità immobiliari abitate al momento del sisma. Per quanto riguarda i tempi, i progetti degli aggregati che verranno scelti sulla base delle priorità sopraesposte, potranno essere presentati non appena sarà approvato definitivamente il piano di ricostruzione. Vale a dire? L’Amministrazione non si è sbilanciata, ma (e questa è una mia idea) entro la fine della primavera prossima.

C’è poi il problema di come verranno esaminati i progetti. E riguardo alla sua espressione:
“Dalle informazioni  da  voi  fornite  non  viene  fatto  minimamente  cenno  alle  posizioni  prese  dalle  persone  che hanno partecipato all'assemblea.  Sono  trascorsi  quasi  quattro anni e ci troviamo  ancora  a discutere  di  come organizzarci per partire con la ricostruzione. Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare???”
Come abbiamo già pubblicato precedentemente in un altro post del 22.10.2012, http://ricostruzione-abruzzo.studiobocci.com/2012/10/nuova-procedura-per-lammissione.html dovrebbe essere emanato in breve un Decreto che introdurrà una nuova procedura di calcolo del contributo e di ammissione a finanziamento dei progetti. Decreto che sarebbe dovuto uscire ad Ottobre, ma che ancora non ha visto la luce!

Oltre alla “nuova procedura”, verranno istituiti anche due nuovi Uffici Territoriali di Coordinamento, uno per l’Aquila ed uno per gli altri Comuni del cratere, all’interno dei quali dovrebbero avvenire le istruttorie complete delle pratiche, ora assolte dalla “filiera” Finteca – Cineas - Reluis. Ma come tutti sappiamo, è ancora in corso il cosiddetto “Concorsone” per la scelta degli impiegati da metter dentro a questi nuovi uffici. “Concorsone” che dovrebbe concludersi entro febbraio con le assunzioni dei vincitori. Quindi alla sua domanda “Quanto tempo dobbiamo ancora aspettare???”, vista la situazione sopra descritta, non abbiamo purtroppo una risposta certa……..   
Arch. Giuseppe Bocci

Quesiti a Fintecna


QUESITI
                                                       A        fintecna@fintecna.it
                                                                  fintecna.abruzzo@fintecna.it
                                                                 ministrocoesione@governo.it                                                                                                           

OGGETTO: Ricostruzione post sisma Abruzzo. Quesiti relativi ai Consorzi costituiti ai sensi del Decreto Commissario Delegato per la Ricostruzione n. 12/2010

Il sottoscritto Arch. Giuseppe Bocci, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata, al n. 121, con Studio professionale a San Ginesio (MC), Via Capocastello – 53, in qualità di tecnico incaricato della redazione di diverse pratiche conseguenti al Sisma del 6 Aprile 2009, in nome e per conto dei propri clienti, ed in riferimento ai consorzi obbligatori regolarmente costituiti ai sensi del Decreto Commissario delegato per la Ricostruzione Abruzzo n. 12/2010

DESIDERA AVERE I SEGUENTI CHIARIMENTI

-        il Presidente del Consorzio, regolarmente eletto ai sensi dell’art. 6, comma 1 e comma 3 del D.C.D.R. 12/2010, è obbligato a notificare tutte le determinazioni a tutti i proprietari che non hanno formalmente aderito al Consorzio (per vari motivi: irreperibilità, volontà, impossibilità a presenziare …)?
-        un membro del consorzio impossibilitato a partecipare ad una assemblea consortile, può delegare una persona esterna al Consorzio, a rappresentarlo in detta assemblea?
-        un delegato (interno o esterno al Consorzio) può rappresentare più di un membro?
-        il versamento della quota del fondo consortile (art. 4, D.C.D.R. 12/2012) spetta solo a chi formalmente ha aderito al consorzio mediante stipula di atto costitutivo, o anche a chi, per qualsiasi motivo, non vi ha aderito? Se spetta solo a chi ha aderito formalmente al consorzio, non vi sarebbe una disparità considerando che poi tutti si gioveranno dello stesso trattamento (tutti avrebbero la casa aggiustata)?
-        più in generale, gli oneri a carico del Consorzio obbligatorio, spettano solo a chi ha formalmente aderito allo stesso consorzio, oppure anche a chi non vi ha aderito pur avendone titolo?   
In attesa di riscontro si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

San Ginesio, lì 03.01.2013          
                                                      Arch. Giuseppe Bocci
 
 
RISPOSTA
 
Da: Fintecna Abruzzo [fintecna.abruzzo@fintecna.it]
Inviato: martedì 8 gennaio 2013 10:17
A: infostudio
Oggetto: R: Ricostruzione post-sisma Abruzzo 2009 - Quesito Consorzi Obbligatori
Egregio Architetto,
con riferimento al primo quesito, si ritiene che il Presidente del consorzio sia tenuto a notificare le determinazioni unicamente agli aderenti al consorzio.
 Con riferimento ai quesiti due e tre si ritiene che il consorziato impossibilitato a partecipare possa delegare a rappresentarlo in assemblea anche una persona esterna al consorzio o un interno al consorzio il quale, a sua volta, può rappresentare più di un consorziato.
Per quanto riguarda, infine, gli ultimi due quesiti, in base a quanto previsto dal decreto 12, in particolare al comma 8 dell'art. 3, si ritiene che il versamento della quota al fondo consortile e più in generale gli oneri a carico del consorzio, siano a carico dei soli aderenti al consorzio stesso.
Distinti saluti