RISPOSTA AD UNA LETTERA EMBLEMATICA…


Buona sera, stavo riguardando tutte le E-Mail che ci siamo scambiate e ho notato con rammarico che le informazioni ormai sono ferme a tre o quattro mesi fa. Ma è veramente vero che non ci sono più novità?

Voglio proprio sperare che questo lungo silenzio invece porti buone notizie e che le cose stanno andando avanti per il meglio e che quanto prima si partirà nella formalizzazione degli aggregati e a ruota con la partenze della ricostruzione.

Come vedete sono ottimista ma da quanto ho potuto seguire tramite internet consultando continuamente il sito del comune dove non compaiono da tempo notizie sulla ricostruzione o informazioni ai proprietari di immobili delle attività e delle azioni che il comune sta portando avanti per arrivare a una soluzione che porti alla riconsegna delle abitazione.

Ormai sono passati quasi tre anni da quel fatidico giorno del terremoto e noi siamo ancora qui a discutere di come fare per ripartire a ricostruire le nostre case. Intanto il tempo passare le nostre case  si degradano e il non utilizzo causano il fuori uso degli impianti del gas, dell'acqua, elettrico e di riscaldamento con gravi costi per i proprietari per il loro  ripristino.

Scusate lo sfogo comunque vi chiedo se ci sono novità e a che punto siamo con la formalizzazione degli aggregati.

In attesa vi ringrazio  __________________

  

Desidero prendere spunto da questa missiva per fare il punto della situazione della ricostruzione. Si tratta della lettera di un nostro cliente, emblematica e rappresentativa del sentimento che pervade tutti coloro che devono rientrare nelle loro abitazioni terremotate: un sentimento di sconforto che si acuisce nel periodo natalizio.

E la domanda ricorrente, più o meno esternata, è la seguente: quanti Natali ancora dovremo passare nei Map?

Nell’ultima riunione informativa di San Demetrio (Aprile 2011)  mi sbilanciai dicendo che rispetto agli altri terremoti (Marche-Umbria, Irpinia, ecc.) l’Abruzzo rientrava ancora nei tempi canonici della ricostruzione e non era giusto parlare di ritardi.

Sono passati alcuni mesi da quella riunione e le cose non sono sostanzialmente cambiate. Quindi possiamo iniziare a dire che quei tempi canonici si stanno allungando e risulta doveroso fare una analisi sui motivi di questo ritardo, anche per aiutare la propria clientela a farsene una ragione.

A parere del sottoscritto, senza dare la colpa a nessuno in particolare, il rallentamento della ricostruzione deriva da un mix delle seguenti circostanze:

1.      Piani di ricostruzione. La maggior parte dei Comuni dell’Aquilano, al momento del sisma, non erano dotati di un piano di recupero del centro storico. Oggi, a fronte di interventi assimilabili alla ristrutturazione edilizia (esito “E”), occorre dotarsi di tale piano attuativo che oltre ad avere una valenza urbanistica e planovolumetrica, pianifichi e finanzi le infrastrutture danneggiate: piani di ricostruzione. Per redigere tali piani ci vuole tempo sia per la loro formazione, sia per la loro approvazione.

2.      Mancanza di chiarezza degli aspetti patrimoniali. La situazione patrimoniale di molti immobili risulta alquanto caotica e confusa. Questo perché molte abitazioni sono state abbandonate dai proprietari trasferitesi all’estero e nessuno si è più curato di regolarizzare le formalità patrimoniali man mano che venivano a mancare gli intestatari: successioni, volture, accatastamento al Catasto fabbricati degli edifici che hanno perso i requisiti di ruralità, ecc. Sussistono anche altre problematiche tipo le compravendite effettuate sulla base di scritture private mai regolarizzate con atto notarile.

3.      Sistema procedurale farraginoso. Per la verifica, l’approvazione e il finanziamento dei progetti, le pratiche devono percorrere un girone “infernale” definito “filiera”: Comune – Fintecna – Reluis – Cineas - Comune. Al Genio Civile la pratica strutturale viene depositata a parte. Ed ognuno di questi uffici può dire la sua...
Nella ricostruzione delle Marche tutto questo percorso si celebrava in una unica struttura, un unico ambiente che addirittura ospitava un ufficio decentrato del Genio Civile. Un unico dirigente firmava i dinieghi, le richieste di integrazioni, le ammissioni a finanziamento e i sorteggi per i controlli di rito.

4.      Organizzazione dei Comuni. I Comuni non sono adeguatamente organizzati con personale aggiuntivo per affrontare il lavoro straordinario di evasione delle pratiche del terremoto. Solo recentemente alcuni Comuni hanno assunto dei giovani per potenziare i propri uffici tecnici. Nella ricostruzione del terremoto delle Marche la Regione fin da subito autorizzò l’assunzione di nuovo personale stanziando risorse ad hoc.

5.      Clima di caccia alle streghe. I furbastri, i tentativi di infiltrazioni malavitose nell’”affare” della ricostruzione, hanno determinato un danno che va ben oltre il loro tentativo di appropriazione indebita e di truffa. Hanno infatti contribuito a creare un clima di sospetti, allarmismi e di conseguenza di caccia alle streghe che non fa lavorare con la necessaria serenità, ma alimenta un clima giustizialista. Infatti, in un tale clima, aleggia la costante presenza della “spada di Damocle” dell’azione giudiziaria, spaventando i tecnici incaricati del Pubblico Servizio di revisione ed approvazione delle pratiche inducendoli, nel dubbio interpretativo, a “cercare il cavillo” e rallentando così il processo di filiera. Ne deriva che non possono convivere un clima di giustizialismo con un clima costruttivo che necessita di slancio ed assunzione di responsabilità soprattutto a fronte di situazioni interpretative al limite fra il lecito e l’illecito. E, credetemi, a fronte di una normativa farraginosa e contraddittoria, tali situazioni sono all’ordine del giorno (finchè non si consoliderà una autorevole giurisprudenza). Tale clima di incertezza e preoccupazione, a fronte di una situazione dubbia, induce il funzionario a tenere bloccata la pratica in attesa di che cosa?: chiarimenti, pareri da parte dell’ufficio legislativo della Regione, modifiche ed aggiustamenti alle normative. E il tempo scorre…

…  Nonostante tutto continuo ad essere ottimista.

Tanti auguri di buone feste e di buon Anno, sperando sia quello di svolta…
 

STUDIO BOCCI & PARTNERS
Arch. Giuseppe Bocci

RIUNIONE INFORMATIVA BARISCIANO DEL 02.09.2011 - RIEPILOGO

Gentile cliente,
il giorno venerdì 2 settembre presso la sala polivalente ubicata a San Martino – Picenze - Barisciano si è tenuta, organizzata dallo Studio BOCCI & PARTNERS, la terza riunione informativa sulla situazione della ricostruzione.
Per il Comune erano presenti il Sindaco Di Paolo Francesco e l’Assessore Graziano Giovanni e sono stati trattati i punti presenti all’ordine del giorno di cui all’avviso, che possono essere sintetizzati come di seguito.

1.      Modalità di costituzione dei consorzi
E’ stata fatta una descrizione dei vari steps che devono essere seguiti per la costituzione dei consorzi obbligatori ai fini della realizzazione degli interventi unitari negli aggregati edilizi nei centri storici, che possono essere come qui di seguito sintetizzati:
-        Perimetrazione del centro storico ai fini del piano di ricostruzione e delimitazione degli “Ambiti”  (Già fatto dal Comune di Barisciano);
-     Pubblicazione degli aggregati da parte del Comune (Fatto con Ordinanza del Sindaco di Barisciano n. 9 del 13.10.2010 e Decreto del Sindaco di Barisciano n. 3 del 13.06.2011);
-     Pubblicazione degli aggregati da parte del Comune (In itinere);
-     Pubblicato l’aggregato si deve costituire il consorzio obbligatorio tra proprietari (20 giorni dalla fine della pubblicazione in albo pretorio dell’aggregato da parte del Comune, che ha durata di 20 gg;
-     Una volta costituito il consorzio presentare il progetto e contestualmente scegliere la ditta che dovrà formulare una offerta da allegare al progetto (180 gg dalla nomina del Presidente del Consorzio);
-     Attendere l’approvazione del progetto e quindi la concessione del contributo (I tempi dipendono dagli Enti preposti all’approvazione (Comune – Regione – ecc.), ma anche dalla celerità con cui si perfezionano le richieste di integrazione);
-     Affidamento dei lavori alla ditta già scelta ed inizio (L’inizio dei lavori su parti comuni deve avvenire entro 30 gg dalla concessione del contributo).

Iter per la costituzione del consorzio:
o   Raccolta documentazione per ogni Unità Immobiliare ed elenco di chi partecipa al consorzio (proprietari e/o aventi diritto);
o   Compilazione “statuto”,  “scheda riepilogativa” e “richiesta di autentica delle sottoscrizioni” (“mediatore del consorzio” con assistenza del tecnico);
o   Revisione del materiale raccolto e fissare appuntamento con il Comune di Barisciano (“mediatore del consorzio” – appuntamento entro 20 giorni dalla fine della pubblicazione dell’aggregato all’Albo Pretorio-);
o   Costituzione del consorzio con la presenza e la firma di tutti i partecipanti (che devono essere i proprietari che rappresentano almeno il 51% delle superfici complessive dell’aggregato). Poi il consorzio sarà pubblicato e chi vuole può aderire nei 10 gg successivi. In seguito pubblicazione definitiva (tutti i proprietari partecipanti e/delegati);
o   Prima riunione del consorzio nella quale si delibera per eleggere il “Presidente del Consorzio” ed il tecnico (o il rappresentante dei tecnici). Da questo momento il consorzio ha il rappresentante legale quindi può prendere il codice fiscale e diventa operativo (La prima assemblea viene indetta dal “titolare della maggior superficie lorda coperta”).

Materiale che deve fornire ciascun sottoscrittore dell’atto (Consorzio o Procura):
o   Documento di identità e codice fiscale;
o   Dichiarazione Sostitutiva Certificato di Nascita o Estratto di nascita;
o   Dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà nella quale si dichiara espressamente la titolarità dell’immobile;
o   Eventuali deleghe notarili tra comproprietari o ad altri soggetti:
La procura deve riportare espressamente per oggetto:  “la stipula della scrittura privata o procura speciale ex art. 3 decreto commissario regione Abruzzo  n. 12/2010 in ordine all’aggregato n. ………….. in via …………… pubblicato all’Albo Pretorio dal Comune di Barisciano in data …………………….. con Atto n. ………………………” 

2.      Come affrontare progettualmente e civilisticamente il problema delle grotte
PROBLEMATICHE E CONSIDERAZIONI DA VALUTARE INSIEME ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE PER AFFRONTARE LA RICOSTRUZIONE DEGLI AGGREGATI DOVE INSISTONO CAVITA’ E PERCORSI SCAVATI NEL SOTTOSUOLO
-        ASPETTI URBANISTICI:  La maggior parte delle grotte risultano urbanisticamente regolari, poiché realizzate prima della legge urbanistica 1150 del 1942.   
-        ASPETTI PATRIMONIALI: Le grotte, in genere, appartengono a chi le ha sempre utilizzate, salvo casi particolari che vanno valutati singolarmente. Occorre comunque censirle e dichiararle al Catasto come un qualsiasi vano edilizio.
-        ASPETTI STRUTTURALI:                Vanno considerate come un vero e proprio piano interrato. E come tale vanno accuratamente rilevate ed analizzate con apposite indagine diagnostiche. Di conseguenza vanno considerate parte strutturale integrante dell’edificio soprastante.
-        ASPETTI FINANZIARI:    Dalle considerazioni precedenti deriva che la loro superficie va calcolata ai fini del contributo del terremoto come un qualsiasi vano edilizio.
-        ASPETTI OPERATIVI:      Due isolati ricondotti ad unità da cavità e percorsi sotterranei potrebbero essere considerati un unico aggregato da sottoporre a progettazione unitaria ed appalto unico (Ipotesi 1); Le progettazioni e gli interventi sulle grotte possono essere frammentati in più lotti, tanti quanti corrispondono alla proiezione degli aggregati e strade soprastanti (Ipotesi 2): ipotesi più plausibile.
N.B. LE SOPRASTANTI CONSIDERAZIONI SONO IPOTESI DA VERIFICARE CON LE AMMINISTRAZIONI COMPETENTI


Nell’assemblea si è discusso di queste due ipotesi, e ne emerso che l’ipotesi 2 è la migliore, sottoponendo però tutta l’operazione al controllo da parte del Comune.

3.      Ipotesi di un crono programma dei tempi della ricostruzione
-        1° Novembre 2011: Pubblicazione dell’Aggregato da parte del Comune (30 + 20 gg);
-        1° Dicembre 2011: Costituzione del Consorzio obbligatorio;
Pubblicazione all’Albo Pretorio del Consorzio (10 + 15 gg);
-        28 Dicembre 2011: Convocazione dell’assemblea da parte della proprietà maggiore, elezione del presidente del consorzio e nomina del tecnico incaricato alla progettazione;
-        (Ci sono 180 gg di tempo per redigere il progetto con decorrenza dal 28 Dicembre)
Il progetto viene consegnato ipoteticamente in 90 gg, vale a dire il 28 Marzo 2012;
-        La “Filiera” (cioè gli Enti preposti all’approvazione ed ammissione a finanziamento: Comune, Fintecna, Cineas, Reluis), ha assunto l’impegno di istruire le pratiche e ammetterle a finanziamento entro i 60 gg successivi la consegna (salvo integrazioni), presumibilmente entro il 28 Maggio 2012;
-        Di seguito, una volta la pratica attestata, il Comune comunica il finanziamento al presidente del consorzio, ed entro 30 gg si devono iniziare i lavori, quindi presumibilmente entro il termine del 28 Giugno 2012;
-        I tempi necessari per realizzare i lavori verranno stabiliti contrattualmente, ed ipotizzando 2 anni di tempo ragionevole per questa tipologia di lavori, il cantiere potrà dirsi chiuso nel Giugno 2014.
TUTTO QUANTO SOPRA E’ DA CONSIDERARSI PURAMENTE TEORICO ED INDICATIVO, PERCHE’ I TEMPI INDICATI POSSONO SCIVOLARE SE LA PRESENTAZIONE DEI PROGETTI E’ SUBORDINATA ALL’APPROVAZIONE DEL PIANO DI RICOSTRUZIONE DA PARTE DEL COMUNE, INOLTRE C’E’ DA FARE I CONTI CON LA CALENDARIZZAZIONE DEGLI AMBITI DI INTERVENTO.
4.       Regolarizzazione catastale
Nelle varie discussioni, si è aperto inoltre il dibattito sugli edifici non accatastati all’urbano, ed è emerso che questi, a prescindere dalla pratica del terremoto, andrebbero accatastati.
Ora bisogna vedere quando accatastarli, e soprattutto capire se la mancanza dell’accatastamento compromette l’ottenimento del contributo per la ricostruzione.
Le ipotesi del momento giusto per accatastare questi immobili sono le seguenti:
-        Accatastamento immediato contestualmente alla costituzione del consorzio;
-        Contestualmente alla presentazione del progetto delle parti comuni;
-        Contestualmente alla presentazione del progetto delle parti esclusive;
-        Contestualmente alla presentazione della documentazione di fine lavori e richiesta dell’agibilità.

STUDIO BOCCI & PARTNERS
Arch. Giuseppe Bocci

RIUNIONE INFORMATIVA: BARISCIANO 02.09.2011

Gentile cliente,

lo Studio BOCCI & PARTNERS organizza la terza riunione informativa sulla situazione della ricostruzione.
L’incontro si svolgerà a Barisciano in località Picenze, stesso luogo dello scorso anno.

Ore 17.30 del giorno venerdì 2 settembre
presso la sala polivalente ubicata a San Martino – Picenze - Barisciano

Sarà presente l’Amministrazione Comunale e i principali argomenti trattati saranno i seguenti:
1. Modalità di costituzione dei consorzi;
2. Come affrontare progettualmente e civilisticamente il problema delle grotte
3. Ipotesi di un crono programma dei tempi della ricostruzione
4. Varie ed eventuali.

N.B.: Pur risultando la riunione a carattere privato, essendo destinata alla propria clientela, le porte sono aperte a tutti coloro che risultano interessati all’argomento.
STUDIO BOCCI & PARTNERS
Arch. Giuseppe Bocci

RIUNIONE INFORMATIVA: SAN DEMETRIO NE' VESTINI 21.04.2011

Gentile cliente,

si porta a conoscenza che per il giorno giovedì 21 Aprile 2011, ore 17:30, lo studio “BOCCI & PARTNERS” organizza una riunione informativa sulla situazione della ricostruzione.
Alla riunione, che si svolgerà nella “Sala Aurora” sita nel capoluogo di San Demetrio ne’ Vestini, saranno presenti membri dell’Amministrazione Comunale che potranno aiutarci a far luce sulla situazione e sulle prospettive della ricostruzione.
Pur risultando la riunione a carattere privato essendo destinata alla propria clientela, le porte sono aperte a tutti coloro che risultano interessati all’argomento.

Arch. Giuseppe Bocci

RISPOSTA QUESITI CONSORZI OBBLIGATORI


Ci scusiamo per il lungo periodo intercorso dalla pubblicazione del nostro quesito relativo alle procedure per la formazione dei consorzi.
Stiamo ancora aspettando la risposta da parte dell’Ufficio del Commissario delegato per la Ricostruzione – Presidente della Regione Abruzzo. Oramai abbiamo perso ogni speranza, mentre il Comune dell’Aquila è stato sollecito.
Pubblichiamo qui di seguito la risposta, che però non risulta positiva. Ce l’aspettavamo!
A questo punto torniamo alla carica con il Commissario delegato, non tanto per avere la risposta (che sarà sicuramente negativa), quanto per stimolarlo ad adottare un provvedimento normativo che permetta di evitare il passaggio notarile agevolando enormemente la fase di costituzione dei consorzi.

RICOSTRUZIONE POST SISMA. QUESITO RELATIVO ALLE PROCEDURE DELLA FORMAZIONE DEI CONSORZI

Si pubblica un primo nostro quesito rivolto al Commissario Delegato per la Ricostruzione relativo alle procedure della formazione dei consorzi.
Avere dei chiarimenti in merito è importantissimo per poterci avvantaggiare nel frattempo che i Comuni redigono i piani di ricostruzione.
La fase costituente del soggetto giuridico che andrà ad amministrare la ricostruzione dell’aggregato (il consorzio), risulta complessa, vista la moltitudine ed irreperibilità di tanti comproprietari, ma anche delicata, vista la possibilità di invalidarne la costituzione da parte anche di uno solo dei comproprietari che dovesse contestare qualche vizio nella procedura.
Non appena avremo la risposta sarà nostra premura pubblicarla.

Arch. Giuseppe Bocci





R.A.R. Al Commissario delegato per la Ricostruzione
Presidente della Regione Abruzzo
C/O Struttura per la Gestione dell’Emergenza
Viale delle Fiamme Gialle – Coppito
67100 – L’Aquila (AQ)


R.A.R. Al Comune dell’Aquila
Segretario Generale
Via F. Filomusi Guelfi (Loc. Villa Gioia)
67100 – L’Aquila (AQ)


OGGETTO: Ricostruzione post sisma. Quesito relativo alle procedure della formazione dei consorzi

Il sottoscritto Arch. Giuseppe Bocci, iscritto all’Ordine degli Architetti della Provincia di Macerata, al n. 121, con Studio professionale a San Ginesio (MC), Via Capocastello – 53, in nome e per conto dei propri clienti e al fine di agevolare ed accelerare le procedure di formazione dei consorzi obbligatori previsti dall’O.P.C.M. 3820/2009 e dal D.C.D.R. n. 12/2010,
PRESO ATTO che per la costituzione degli stessi (che avviene attraverso scrittura privata con autenticazione della sottoscrizione dei proprietari che rappresentano il 51% delle superfici), occorre presentarsi davanti al Segretario Comunale o suo delegato ai sensi del D.C.D.R. n. 12/2010,
VERIFICATO CHE per la maggior parte dei proprietari non risulta agevole recarsi dal Segretario Comunale e quindi decidono di formalizzare una delega a soggetto terzo,

DESIDERA AVERE I SEGUENTI CHIARIMENTI

1. per formalizzare detta delega è sufficiente una semplice dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, sottoscritta in carta semplice con allegato documento di riconoscimento?
2. oppure nello stesso atto occorre l’autenticazione della firma da parte di un funzionario comunale?
3. oppure va confermata l’interpretazione restrittiva del D.C.D.R. n. 12/2010– art. 3 – comma 1, che indica il notaio quale soggetto certificante?

Ne deriva che, per la semplificazione delle procedure, se validi, i primi due meccanismi risultano i migliori. Infatti è noto che alcuni aggregati contano decine e decine di comproprietari (forse in qualche caso centinaia), e risulterebbe impraticabile convocarli tutti insieme di fronte al segretario comunale per la formalizzazione dell’atto costitutivo del Consorzio.
E risulta altrettanto importante evitare che, per una semplice delega, si debba ricorrere ad un atto notarile con perdita di tempo e spreco di soldi. Procedura che oltretutto contrasta con lo spirito del legislatore che, individuando i Segretari Comunali quali soggetti certificanti la costituzione dei Consorzi, ha voluto snellire le procedure. E sarebbe assurdo che, per gli atti propedeutici agli stessi, occorra recarsi dal notaio. In tal caso chi risiede all’estero sarebbe paradossalmente avvantaggiato perché una delega fatta al Consolato costa appena € 40,00, mentre per una delega notarile occorrono diverse centinaia di euro.

Si coglie l’occasione per porgere cordiali saluti.

San Ginesio, lì 01.02.2011
Arch. Giuseppe Bocci


Si chiede di inviare la risposta ad uno dei seguenti contatti:

Studio Bocci e Partners
Via Capocastello, 53
62026 – San Ginesio (MC)

Fax: 0733.656876
Indirizzo PEC: giuseppe.bocci@archiworldpec.it