Ricostruzione: Caos totale nella interpretazione delle ordinanze

Società incaricate per l’approvazione dei progetti pur di dimostrarsi virtuose per far risparmiare allo Stato il più possibile applicano le interpretazioni più restrittive delle varie normative, che spesso sono in conflitto tra loro.

I tecnici liberi professionisti che stanno redigendo i progetti sono sempre più disorientati e ancora non si intravede una uniformità interpretativa, e tantomeno si sta consolidando una giurisprudenza tecnica di riferimento.

Di conseguenza una domanda a molti è venuta spontanea. Perché non è stato adottato il modello tecnico-procedurale di ricostruzione del terremoto Marche - Umbria?
Una perplessità più che lecita.

E a chi si giustifica obiettando che in quella ricostruzione sono stati sperperati molti soldi pubblici concedendoli anche a edifici che non erano seriamente danneggiati si può rispondere così: il modello umbro-marchigiano, era basato sulla parametrizzazione dell’indennizzo del danno. Parametrizzazione che scaturiva dalla definizione del “Livello di danno” (L1,…,L5) ottenuto dall’incrocio tra la vulnerabilità sismica dell’edificio ed il suo stato di danno. Tale parametro era poi rapportato alla destinazione d’uso ed alla tipologia di fabbricato. In definitiva questo metodo è risultato agevole e chiaro. Se non altro ha avuto modo di perfezionarsi nella lunga esperienza di ricostruzione. Se è vero che questo modello è risultato troppo accessibile sarebbe bastato fare una semplicissima modifica, cioè limitare l’accesso al finanziamento ai soli edifici con livello di danno maggiore di L2, (magari lasciando agli immobili meno danneggiati (L1) l’accesso ad un contributo minimo, come sta avvenendo per le “A” di questa ricostruzione).
Probabilmente si è peccato di superbia e di troppa autosufficienza snobbando a piè pari l’esperienza decennale dell’ultima grande ricostruzione sismica italiana.


San Ginesio (MC), 17/12/2010

Arch. Giuseppe Bocci

Incontro informativo a Picenze di Barisciano

Il giorno 29-07-2010 si è svolto a Picenze di Barisciano, come da programma, il primo incontro informativo sulla situazione della ricostruzione.
All’incontro hanno partecipato all’incirca ottanta persone, dimostrando l’interesse per questo tipo di iniziative.
Si è discusso di tutto ciò che riguarda le modalità ed i tempi della ricostruzione. Ne è sorto un dibattito dando l’opportunità ai presenti di avere chiarimenti da parte del nostro Studio, ma anche da parte dell’Amministrazione comunale rappresentata dal Sindaco e Vicesindaco.
A tal proposito c’è da dire che il Sindaco di Barisciano risulta persona molto competente in materia poiché, oltre ad essere un tecnico, ha l’incarico di coordinamento di un ambito territoriale che raggruppa alcuni Comuni del Cratere, compreso San Demetrio ne’ Vestini.
Era presente anche il Dott. Ezio Leonardis (geologo di fiducia del nostro Studio) che ha chiarito le problematiche legate all’esistenza delle grotte disseminate un po’ per tutta Picenze.
Colgo l’occasione per ringraziare, per la ottima riuscita dell’iniziativa, oltre, ovviamente, i miei collaboratori Gianvittorio e Samantha, anche gli amici residenti a Picenze: Romina, Gianfranco, Carla, Franco ed Elena.
La prossima riunione verrà organizzata a San Demetrio ne’ Vestini, e sarà nostra premura avvertire anche i clienti di Barisciano e di Onna.


San Ginesio (Macerata), lì 13/08/2010

Arch. Giuseppe Bocci

Strumenti per un costante aggiornamento sulla situazione della ricostruzione

Si prevede che per la ricostruzione del terremoto abruzzese i tempi non saranno brevi.
E quando gli addetti ai lavori snocciolano gli anni necessari, otto – dieci – quindici - …, si riferiscono al completamento. È ovvio che in questo processo alcuni edifici verranno riparati prima ed altri rimarranno in coda. Da cosa dipende questo? Da diversi fattori: graduatorie, celerità con cui i Comuni approveranno gli strumenti urbanistici propedeutici alla ricostruzione, calendarizzazione degli ambiti di intervento, ma soprattutto da un fattore: la tempestività nella presentazione dei progetti. Ciò permetterà ai più solerti di accedere al finanziamento con anticipo rispetto ai più “lenti” e forse guadagnare qualche anno.

Comunque fosse solo questo il problema! Si risolverebbe scegliendo tecnici affidabili e strutturati che possano garantire una azione professionale la più rapida possibile. Ma questo ha da venire. Nel frattempo incombe un altro problema, più che un problema un disagio, uno stato d’animo derivante dal clima di incertezza che domina la fase compresa fra la prima emergenza e l’avvio della ricostruzione pesante.

Una fase disseminata di dubbi, colpi di scena, annunci, smentite, adozione di provvedimenti poi revocati o prorogati, manifestazioni, proteste, ecc. Tutti “ingredienti” che determinano il più totale disorientamento.

Per i tecnici che stanno sul campo di battaglia e devono recepire ogni novità, attribuendole il giusto peso, la giusta interpretazione, risulta una situazione ancora più complicata.

Il nostro Studio conosce tutte queste difficoltà essendoci passato con la ricostruzione del terremoto Marche-Umbria.

Conserviamo in archivio ancora la raccolta di tutti i Bollettini Ufficiali Regionali che hanno accompagnato e disciplinato la ricostruzione marchigiana.

La sommatoria di tutti i fascicoli tematici pubblicati sul terremoto concorre a formare una pila lunga quasi un metro.

A questo disorientamento si contrappone l’esigenza ed il diritto dei cittadini di essere costantemente aggiornati sulle varie fasi e novità che interessano i loro immobili, con la possibilità di avere delle certezze.

Per questo motivo abbiamo pensato di mettere in campo per i nostri clienti strumenti che possano garantire informazioni ed aggiornamenti che altrimenti risulta difficile fornire personalmente ed in tempo reale, per tanti ovvi motivi.

Uno strumento è l’organizzazione periodica di riunioni per fare il punto della situazione dove ognuno potrà intervenire e rappresentare i propri dubbi e quesiti. Il prossimo incontro si svolgerà a Picenze di Barisciano a fine Luglio dedicato alla clientela di questo Comune, ma comunque aperto a tutti gli interessati.

Un altro strumento è rappresentato da internet con la creazione di un blog intitolato “Studio Bocci & Partners – Ricostruzione Abruzzo” che, oltre ad ospitare le newsletters, avrà anche valenza pubblica ospitando tutti i “post” (opinioni – commenti – idee – ecc.) che tutti gli interessati vorranno pubblicare.

Credo che con questi strumenti, dedicati soprattutto alla propria clientela, ma estesi anche a coloro che ritengono farne uso, si possano accorciare le distanze fra le istituzioni preposte alla ricostruzione ed i cittadini, contribuendo a creare un clima di maggiore fiducia e speranza.


San Ginesio (Macerata), lì 26/07/2010

Arch. Giuseppe Bocci